Spesso accade che
le mie “emergenze” combacino con colossali bevute, il risultato
sono dei comportamenti di cui mi vergogno assai, paurosi cocktail di
molestia e scarsità d'igene provocano situazione di un certo
calibro. A titolo esemplificativo, esporrò qui uno degli episodi che
ben danno idea della zozzeria che si può raggiungere.
Qualche Ferragosto
fa, io e un amico che in molestia non è secondo a nessuno (per
consuetudine verrà chiamato Ghisa), veniamo invitati a passare due
giorni in tenda tra le montagne bergamasche. Noi si accetta molto
volentieri e raggiungiamo il pratone in cui sono state piazzate tende
e bivacco. Per dovere di cronaca è utile ricordare che io e Ghisa
non conosciamo la maggior parte dei presenti, ma subito si fa
amicizia e l'inevitabile goliardia prende il sopravvento su tutto.
Durante la giornata noto un particolare(in fondo alla storia tornerà
utile): uno dei cuochi, che chiamerò il Sergente, mentre cucina se
la prende con un suo amico perchè sta facendo pipì nel ruscello e
lui sta facendo da mangiare. Rabbioso.
Arriva la serata e
il livello di alcool che è nel corpo mio e in quello di Ghisa è a
dir poco stratosferico, dopo aver fatto cose da veri luminari, tipo
la gara di lancio delle lumache, arriviamo al nostro campo. Alcuni
entrano nelle tende per dormire, altri rimangono in piedi a
continuare la serata ma alla fine gli unici due superstiti siamo
inevitabilmente noi due. Io, inutile dirlo, sento che devo evacuare
già da molto tempo ma un po' per l'allegria, un po' per la totale
assenza di qualsiasi forma di bagno nel giro di chilometri riesco a
trattenere. Da questo momento inizia la parte splatter/grottesca:
l'ora X è arrivata e il mio cervello offuscato non riesce a trovare
soluzione migliore che quella di farla li dove sono: detto, fatto.
Ghisa naturalmente mi prende in giro ma l'idea geniale arriva ora:
“Ma tu hai mai visto bruciare la merda?” “Io
no!”.........”BUTTIAMOLA NEL FUOCO!!”. Ora, la scena che io
ricordo è più o meno questa: due residui umani con in mano i
cellulari per fare luce nel buio più totale di un bosco, uno con in
mano un fazzoletto per raccogliere l'esperimento e frasi biascicate
tipo “Sono sicuro che fosse qui!” “Andiamo più avanti!”
“Siamo nel ruscello” e altre perle.
Per grazia divina
l'ebrezza non ci ha permesso di trovare l'esperimento, ma al
risveglio la mattina dopo (sveglia data da me con un temibile
prodotto gassoso) il fetido prodotto era proprio li, sotto gli occhi
tutti giusto a 3 metri dalla zona dove il Sergente cucinava,
visibilmente alterato non disse nulla ma con un biglietto da visita
cosi dirompente, non potei che farmelo amico.
Io scrivo "evaquare" e nessuno dice nulla??
RispondiEliminaogni volta i tuoi post mi fanno LACRIMARE!
RispondiEliminaahahahah spesso anche a me!!
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